Sempre più spesso capita alle mogli di lamentarsi perché il marito non le ascolta.
In realtà, soprattutto con l’avanzare dell’età, è la presbiacusia a causare una diminuzione dell’udito che interessa principalmente le frequenze della voce femminile. Le cellule uditive danneggiate, purtroppo, non sono più recuperabili e per sentire in maniera chiara è necessario utilizzare una soluzione acustica personalizzata.
Alcune stime evidenziano, infatti, che arrivati a 65 anni, circa un terzo degli uomini necessita di ausili per l’udito; tuttavia, solo la metà di questi li indossa.
Questo succede perchè i pazienti, in particolare quelli di sesso maschile, tendono ad evitare gli apparecchi acustici a causa del loro immaginario negativo: per loro simboleggiano l’avanzare dell’età e la perdita dell’efficienza rispetto agli anni della giovinezza e preferiscono non affrontare l’argomento. Ma coloro i quali sostengono di poter “tirare avanti” senza l’utilizzo di un apparecchio acustico, dovrebbero tenere in considerazione il possibile impatto che l’ ipoacusia ha sulla loro vita, sulle relazioni e sulla salute cognitiva. Se non trattata, infatti, la perdita dell’udito è associata a rischi ben più elevati, come l’isolamento sociale, la depressione, la demenza e il decadimento cognitivo.
Il primo passo per sapere se avete bisogno di un apparecchio acustico è quello di fare un controllo dell’udito presso uno specialista certificato. Il test dell’udito misura quanto forte deve essere un suono perchè per voi sia udibile (audiometria tonale) e quanto chiaramente ci sentite (audiometria vocale).
Le persone con udito normale riescono a percepire suoni con un volume tra zero e 25 decibel (dB). Se la vostra soglia di udibilità minima è a un livello superiore ai 30 dB, è possibile che vi stiate perdendo parti significative del parlato (soprattutto in ambienti rumorosi) e siete probabilmente candidati per la protesizzazione acustica.
È importante sapere che gli apparecchi acustici lavorano sfruttando l’udito residuo. E’ necessario, perciò, agire il prima possibile, in modo da assicurare un buon risultato e rallentare il progredire dell’ipoacusia.
Gli apparecchi moderni, inoltre, sono in grado di distinguere la voce dal rumore, per garantire un ascolto chiaro e confortevole in tutti gli ambienti. Anche se non utilizzate ancora degli ausili per l’udito, ci sono comunque alcuni accorgimenti che vi possono aiutare quando avete difficoltà a capire il discorso in un ambiente rumoroso.
Ad esempio:
- quando parlate con qualcuno sedetevi faccia a faccia e cercate di ridurre il rumore di fondo, spegnendo la TV, ed evitate distrazioni, come leggere il giornale. siate pienamente concentrati e focalizzati.
- chiedete al vostro interlocutore di non gridare, ma piuttosto di parlare più lentamente e in modo più chiaro al fine di scandire bene le parole.
La perdita di udito legata all’età e la perdita dell’udito causata dal rumore tendono a colpire entrambe le orecchie allo stesso modo. Se si verifica una perdita dell’udito in un solo orecchio, potrebbe trattarsi della conseguenza di un ictus, un’infezione o un tumore, e richiede una valutazione medica approfondita.
Anche in caso di ipoacusia monolaterale, comunque, è possibile migliorare l’ascolto quotidiano attraverso l’utilizzo di soluzioni acustiche specifiche.
In generale, è bene sapere che tutti gli apparecchi acustici necessitano di un periodo di adattamento. Se il calo di udito ha avuto una progressione graduale nel corso degli anni, il cervello non è più abituato ad elaborare e filtrare l’intero spettro di suoni normali, quindi ha bisogno di tempo per adeguarsi. E’ consigliabile perciò indossare inizialmente gli apparecchi acustici per circa un’ora al giorno e poi gradualmente aumentare il tempo di utilizzo nel corso di un paio di settimane. Successivamente, più tempo li indosserete e meglio sarà.
Fate sempre riferimento al vostro Audioprotesista di fiducia: specialmente durante le prime settimane, saprà come guidarvi per gestire al meglio i vostri ausili e tornare a sentire chiaramente in ogni situazione.