Perché si perde l’udito?

Quali sono le cause della perdita dell’udito?
Esistono diversi fattori che possono danneggiare l’udito.

Le principali cause di perdita uditiva sono riconducibili ai rumori eccessivi, infezioni, fattori genetici o reazione a medicinali o ai trattamenti radioterapici che ricevono le persone malate di cancro.
Anche i disturbi cardiovascolari, l’ipertensione e le malattie come il diabete possono, a lungo andare, deteriorare le cellule acustiche e far perdere progressivamente l’udito.
In fase iniziale, però, solo il 13% dei medici di famiglia solitamente prescrive un esame audiometrico come prassi comune.

Dato che la maggior parte delle persone con problemi di udito nei primi tempi è in grado di sentire relativamente bene in ambienti silenziosi (come l’ambulatorio del medico), può essere difficile da parte del medico riconoscere i sintomi di una perdita uditiva. Ecco quindi alcuni casi in cui, sebbene non abbiate sintomi evidenti, è bene effettuare un controllo dell’udito almeno una volta l’anno:

  • se avete lavorato in ambienti molto rumorosi o a contatto con macchinari particolari (es. vasche a ultrasuoni o martello pneumatico)
  • se nella vostra famiglia ci sono casi di ipoacusia, anche non grave
  • se fate uso di farmaci antidepressivi
  • se siete stati sottoposti a chemioterapia e/o radioterapia
  • se in passato avete subito un qualsiasi tipo di trauma acustico
  • se avvertite fischi o ronzii continui

Ricordiamo inoltre che le cause più comuni di ipoacusia o di sordità sono dovute al processo di invecchiamento, che interessa tutta la popolazione. Il fenomeno è conosciuto come presbiacusia. Esso inizia nella prima età adulta e diventa più evidente dopo i 50 anni d’età. Gli uomini ne sono di solito più affetti delle donne.

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